mercoledì 28 ottobre 2009

caritas

La caritas sostiene che gli immigrati siano una enorme risorsa. Sostiene che lo siano anche perchè sono "maggiormente disposti a trasferirsi nei poli produttivi non essendo trattenuti in loco dalle reti familiari e dalla casa di proprietà".
Questo significa che i signori della caritas ritengono casa e famiglia un immpedimento allo sviluppo economico? non mi è chiaro.
Gli stessi eminenti studiosi vantano l'incremento demografico dovuto all'immigrazione. Notoriamente in gran parte musulmana.
Dicono poi che ben il 10% del personale dipendente è formato da stranieri giustificando l'alta percentuale con l'innovativo e strabiliante concetto del "gli italiani certi lavori non li fanno più". Mi viene il sospetto che gli italiani non siano , menomale, costretti ad accettare taluni trattamenti e taluni stipendi. Ma alla caritas probabilmente le condizioni lavorative e gli stipendi dignitosi non interessano.
I nostri eroi dicono poi che "le problematiche relative all'immigrazione non devono diventare motivo di chiusura". Se ne fregano quindi della sicurezza sociale?
Ma il bove si chiede:"questi scienziati vanno in giro a dir che son cristiani?"
Quale sarebbe il loro modello sociale? operai globali sottopagati senza ne casa ne famiglia che lavorano come schiavi per arricchire il capitale e che vivono in quartieri predati dalla delinquenza? devo rileggermi i testi sacri perchè evidentemente qualcosa mi sfugge.

2 commenti:

  1. Perlar male della Caritas è come sparare sulla Croce Rossa :)

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  2. ma non se ne dice mai abbastanza!!!

    Il bove

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